La cucina di Casa Mediterranea, luogo di confronto e sperimentazione

Un’idea di cucina autentica, profondamente radicata nel territorio, che rompe gli schemi ma non dimentica le proprie radici. Un laboratorio di cucina che sperimenta e gioca con la sensorialità: il buono si completa, si amplifica con i sensi e diventa esperienza gastronomica completa. 

Le primizie del territorio danno spessore alla cucina creativa di Ivo Pirisi. L’uso di erbe spontanee ed essenze autoctone radicano ed esaltano la sua continua ricerca di nuove preparazioni e sperimentazioni con le materie prime d’eccellenza. Ogni piatto che assaporerete all’interno di queste belle mura di terra cruda racchiude amore. sapienza e ricerca. Qui la vera ricchezza risiede nell’incontro, tra l’identità del cibo cardine di millenarie tradizioni e la libertà di aggiungere piccoli assaggi di innovazione e vivere, così. l’espressione di questa unione. L’ambiente è intimo e incredibilmente familiare. La cura del dettaglio mai fuori posto, il risultato è straordinario. Si percepisce il gusto per l’arte, la creatività e il richiamo continuo del passato che rinasce nel presente. Ogni angolo di questa antica casa di terra sembra nato per conversare, incontrarsi o semplicemente passare dei piacevoli momenti circondati da tanta armonia e gentilezza.

La cucina di Dario Torabi, chef e front-man del ristorante Old Friend di Cagliari

Una cucina contemporanea legata al territorio che lo ha visto nascere, crescere e ritornare, al contempo, fortemente ispirata dalle esperienze vissute in giro per il mondo nei tanti paesi in cui è entrato in contatto, dalla Germania alla Spagna, al Sudamerica, all’Asia.

Le tecniche di realizzazione dei suoi piatti sono frutto di continui stimoli culinari vissuti nei suoi viaggi e nel mix culturale che scorre nelle sue vene: Iran, Piemonte e Sardegna. “La mia filosofia di cucina” ci racconta Dario “è semplice. Parto da un ingrediente locale per poi svilupparci un’idea intorno. Zero sprechi e zero compromessi puramente estetici che tolgano profondità all’idea o al gusto. Amo lavorare ingredienti poveri e spesso dimenticati nelle cucine dei grandi ristoranti”.

I giornalisti del settore lo definiscono un anarchico della gastronomia, noi preferiamo non dare definizioni, ma goderci tutto il gusto della sua cucina senza frontiere, una cucina contaminata e contemporanea che sorprende, rompe gli schemi e non dimentica mai le proprie radici.

 Pronti a vivere questo incontro straordinario a suon di portate e racconto?